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Lavorare a Vitoria: intervista a Daniela

Trasferirsi all’estero (anche) per amore? È quello che è successo a Daniela che da 8 anni vive nella capitale dei Paesi Baschi. Volete saperne di più? Continuate a leggere la sua intervista 😉

Lavorare a Vitoria - Daniela e la sua bimba

Daniela e la sua bimba

Ciao Daniela! Vivi a Vitoria, la capitale dei Paesi Baschi, da 8 anni. Come mai hai scelto di trasferirti all’estero? Come mai proprio la Spagna?

Io dico che mi sono trasferita per amore, ma la verità è che volevo andare via dall’Italia e aver conosciuto un vitoriano fu il pretesto, dopo 2 anni di storia a distanza. Sul perché volessi andare via potrei raccontare mille cose: sono lucana, ho vissuto a Roma 11 anni, altri 2 in Abruzzo. Avevo sperimentato la grande e la piccola città in Italia, ma non ci stavo bene lì. Ogni volta che viaggiavo all’estero mi sentivo bene e sentivo che la mia dimensione era altrove. 

Conoscevi già Vitoria prima di abitarci? Hai sempre vissuto qui o anche in altre città?

Sono venuta direttamente qui. Mi piacque molto appena la conobbi. In effetti è una città molto vivibile, con molti servizi, molto curata. Col tempo, chissà, posso dire che mi manca un po’ di movimento in più e la dimensione internazionale senza caos che, per esempio, ha Bilbao.

Dove hai imparato lo spagnolo?

Venni qui che non conoscevo lo spagnolo, parlavo in inglese con il mio ragazzo. Poi mi iscrissi alla Scuola di Lingue (Escuela de Idiomas), dopo 2 mesi che vivevo qui. Dopo quel periodo, già parlucchiavo qualcosa così mi iscrissi a un livello più alto per dare lo sprint.

Lavorare a Vitoria - Plaza de la Virgen Blanca

Plaza de la Virgen Blanca

Hai trovato difficoltà nel comunicare con le persone del luogo?

Nessuna. Anche se fingono di non capire quando parli “itagnolo” alla fine ci si capisce. Siamo talmente tanto “cugini” che è davvero difficile non capirsi!

Pensi che la conoscenza dell’euskera sia, anche parzialmente, fondamentale per vivere nei Paesi Baschi?

Per niente. Non è necessario conoscerlo, a meno che si vada a vivere in certi paesini dove l’uso dell’euskera è più marcato. In generale nelle grandi città se ne può fare a meno. Io, per esempio, non lo conosco e lavoro tranquillamente senza.

Sei riuscita a trovare subito lavoro?

Si. Arrivai a Vitoria con un lavoro in una multinazionale. Dopo un mese ci fu una ristrutturazione e mi proposero di andare a Madrid e ovviamente dissi di no, non avevo nessuna intenzione di rituffarmi nel caos della metropoli. Così ricominciai da zero.  Feci un corso a Bilbao e da lì iniziai a lavorare.

Come è stato l’approccio con la burocrazia spagnola (cambio di residenza, rinnovo patente…)?

La burocrazia è sempre noiosa, ma io non ho mai avuto nessun problema. Forse la cosa peggiore è avere a che fare con il Consolato e il suo centralino che ha costi esorbitanti!

Lavorare a Vitoria - Museo de Bellas Artes

Museo de Bellas Artes

Cosa ti manca di più dell’Italia?

Ehh…mi mancano gli amici, la famiglia, l’atmosfera, la  mia storia costruita lì, il cibo, i concerti, certi posti…e a volte pure i complimenti che sanno fare ancora certi ragazzi! 🙂 Diciamo che i baschi, in generale, non sono grandi cavalieri.

Quali posti consiglieresti di visitare nei Paesi Baschi?

Sai che è complicato scegliere? E’ una regione ricchissima di posti da vedere, dal mare alla montagna alla splendida pianura. Sicuramente non si può non visitare le 3 grandi cittá: Vitoria, Bilbao e San Sebastián. Poi tutta la costa Bizkaina da Bakio a Lekeitio a San Juan de Gaztelugatxe, Zarautz, Getaria. Anche la Rioja alavesa merita di essere conosciuta.  

Qual è il tuo monumento o luogo preferito di Vitoria?

I grandi parchi dell’Anello Verde, specialmente Salburua con la sua fauna.

Come ti sembrano i baschi con gli stranieri? Pensi che abbiano un carattere diverso da quello del resto degli spagnoli?

I vitoriani sono molto formali, educati, gentili ma molto chiusi. Io mi sono trovata benissimo con le persone di Bilbao. Credo che essere una città di mare aiuti sempre anche se dicono che quelli di San Sebastián sono insopportabili! In generale non è facilissimo entrare in relazione con i baschi. Ricordo sempre quello che mi disse il mio ragazzo: “siamo diffidenti al principio, ma se ci conquisti saremo amici per sempre”. La verità è che quando vieni da fuori avresti bisogno di un po’ più apertura e facilità di accesso alle cosiddette “cuadrillas” (ovvero i gruppi di amici).

Grazie per la tua disponibilità 🙂

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